domenica 22 aprile 2012

42ª GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA:




Nata il 22 aprile 1970, la giornata mondiale della Terra è celebrata in ben 174 paesi, dove di anno in anno è colta come occasione per fare il punto sulle problematiche che affliggono il nostro pianeta.
Il tema previsto per la 42ª giornata mondiale della Terra sono le azioni del buon senso. Ma di cosa si tratta? Nel sito ufficiale http://www.giornatamondialedellaterra.it/ leggiamo che con questo termine si intende “quell’insieme di azioni che ognuno di noi può compiere quotidianamente per dimostrare il proprio amore per la natura e per il Pianeta che lo ospita, o magari solo per risparmiare del denaro. Sono azioni di buon senso perché non è necessario avere un’etichetta per compierle. Non sono azioni di destra o di sinistra, non sono dettate da un’anima ambientalista, animalista, vegetariana o altro ancora. Sono solo frutto del buon senso”.
E' possibile partecipare a questa costruttiva iniziativa semplicemente iscrivendosi al gruppo su facebook




Una volta iscritti c'è un ultimo piccolo passo da fare: scrivere un post su facebook o sul proprio blog parlando della nostra azione del buon senso. Tutte le Azioni del Buon Senso saranno inviate all’Earth Day Network e incrementeranno le Billion Acts of Green.

Cosa stai aspettando? Pensa anche tu ad un'azione del buon senso! Le migliori verranno scelte come base per un progetto editoriale.

Sarah Diotallevi – Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua

lunedì 16 aprile 2012

L'IMPRONTA IDRICA

L'impronta idrica
 
L'oro blu, essenza della vita sulla terra, è un bene necessario per la sopravvivenza di ogni organismo vivente sul nostro pianeta. Ma questo bene così prezioso viene dato troppo spesso per scontato: continui sprechi e politiche idriche scorrette hanno reso la situazione attuale tutt'altro che rosea. Per il nostro paese, si stima che ogni
italiano usi al giorno ben 200 litri d'acqua, molto più dello “stretto necessario”:

 

L'acqua non viene usata solo per cucinare, bere e lavarsi. Solo pochi sanno che utilizziamo una grande quantità di questo bene così prezioso senza neanche accorgercene: dietro ad ogni cibo, vestito, oggetto vi è infatti un mondo di acqua nascosto. Ed è proprio con il termine “impronta idrica” che si indica la quantità di acqua necessaria per la preparazione dei nostri beni di consumo quotidiani. Dal sito ufficiale http://www.impronta-idrica.org/?page=files/home scopriamo così che “l'impronta idrica di un individuo, di una comunità, di un’azienda è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre i beni e i servizi consumati da quell’individuo, comunità o impresa”, includendo sia l’utilizzo diretto che quello indiretto di acqua. Ad esempio: per produrre un chilo di carne servono 15.000 litri d'acqua, mentre per un chilo di grano “solo” 900. E' possibile risparmiare acqua, dunque, non solo limitandosi a chiudere il rubinetto quando non serve o a fare la doccia invece del bagno, ma anche assumendo un comportamento responsabile e sostenibile riguardo a ciò che mangiamo e indossiamo, scegliendo, ad esempio, alimenti che richiedono una minore quantità d'acqua per la loro produzione.

 
Come si può calcolare la propria impronta idrica?
Il WWF, in collaborazione con l’Università della Tuscia, la II UNIVERSITA’ DI NAPOLI e MUTTI S.p.A. ha realizzato una calcolatrice http://www.improntawwf.it/carrello/ per scoprire il costo ambientale della nostra spesa e dove possiamo trovare anche un decalogo per rendere la nostra alimentazione meno dannosa per l'ambiente:
1. acquista prodotti locali
2. scegli prodotti “di stagione”
3. riduci i consumi di carne
4. evita il pesce appartenente a specie sovrasfruttate
5. privilegia i prodotti biologici
6. riduci gli sprechi: se l’hai acquistato, mangialo
7. acquista prodotti con pochi imballaggi
8. riduci i consumi di cibi eccessivamente elaborati
9. bevi l’acqua del rubinetto
10. evita gli sprechi anche ai fornelli.
 

E tu? Sei pronto a calcolare la tua impronta idrica?
 
Sarah Diotallevi (Centro Civiltà dell'Acqua)